Con la DGR 881/2023 è stata affidata a Lepida la realizzazione di un progetto molto innovativo, sia sul piano tecnologico che organizzativo.
L'obiettivo principale del progetto è quello di realizzare un sistema a livello regionale per consentire, da un lato, ai cittadini di accedere in modo semplice e rapido alle prestazioni sanitarie e sociosanitarie; dall'altro lato, per offrire ai decisori (Assessorato regionale, Direzioni delle Aziende sanitarie, ecc.) gli strumenti più idonei al governo dell'offerta nel senso più ampio possibile.
In un sistema avanzato che si ponga gli obiettivi sopra indicati non è di certo sufficiente "ottimizzare" le modalità di accesso: è indispensabile infatti operare un profondo cambio di prospettiva, ponendo il cittadino al centro e pensando ad un sistema che si occupi della presa in carico a tutto tondo delle sue esigenze, dal momento del sorgere del bisogno (sia esso sanitario, socio-sanitario o sociale) guidandolo attraverso tutte le fasi fino alla soluzione del problema.
Ciò è particolarmente rilevante nei casi di soggetti cronici, fragili e/o con comorbidità, al fine di consentire un percorso unitario e non frammentato, con l'intervento di tutti i professionisti e le strutture utili al completamento del percorso stesso.
La centralità del cittadino-paziente nella fase di accesso deve concretizzarsi in un'offerta di servizi che vanno verso il cittadino (e non viceversa) ancor prima che questo li richieda. Un accesso, quindi, sempre più proattivo, personalizzato e semplificato, guidato dal patrimonio informativo generato dalla storia clinica dell’assistito, dai percorsi di assistenza e cura nei quali è eventualmente coinvolto, dalle risorse presenti sul territorio (reti di servizi, strutture, unità specialistiche, etc.), e non in ultimo, dalle sue preferenze e caratteristiche individuali.
I mutamenti avvenuti a tutti i livelli negli ultimi anni richiedono infatti il superamento della tradizionale interpretazione operativa-amministrativa della gestione delle richieste di prenotazione CUP. Questo non solo per gli accessi sanitari, ma anche per quelli relativi a prestazioni sociali e socio-sanitarie, che dovranno essere tra loro sempre più integrate.