Una delle prerogative di Lepida è sicuramente quella di stringere accordi di tipo enterprise per ottenere modelli di licensing vantaggiosi, possibilmente di tipo unlimited, su determinati brand, accordi che riescano a proporre costi certi e/o con scontistica vantaggiosa per i Soci. In questo quadro si inseriscono i due accordi che Lepida ha sottoscritto con Oracle e con VMware per la fornitura di parte dei prodotti software a portafoglio di queste due importanti multinazionali con modalità di licensing di tipo unlimited. Il primo di questi due contratti è quello con Oracle, l’accordo, oramai noto e molto diffuso, permette ai Soci di Lepida di installare qualsiasi prodotto della linea “Oracle Enterprise” in maniera illimitata sui propri sistemi. L’accordo con Oracle è stato già rinnovato due volte e scadrà a fine anno, gli Enti Soci che beneficiano di questo accordo sono 58 per un totale di 4.2M€ (oneri compresi) sui 3 anni di copertura. Il secondo contratto quadro che è stato stipulato da Lepida è quello con VMware. Questo contratto è stato rinnovato all’inizio del 2019, attraverso un meccanismo di gara a evidenza pubblica disponibile sul sistema dinamico di acquisizione della Pubblica Amministrazione assegnata a marzo. Tale accordo, nuovamente di durata triennale, permette di licenziare potenzialmente tutti i server posti all’interno dei Datacenter gestiti da Lepida con il software “VMware Vsphere enterprise plus”. L’accordo prevede inoltre che Lepida possa acquistare per i suoi Soci tutti gli altri prodotti presenti nel listino VMware con uno sconto del 43%. Il contratto sottoscritto prevede inoltre che i software siano soggetti a un contratto di manutenzione di tipo “Production Level” ossia uno dei contratti con SLA più stringenti presenti nel portfolio VMware. Anche in questo caso viene richiesta ai Soci di Lepida solo una quota di compartecipazione alla spesa, quota davvero limitata rispetto alle potenzialità offerte dall’accordo di tipo unlimited e che copre meno del costo della sola manutenzione dell’installato che effettivamente, senza l’accordo, l’Ente si troverebbe a dover pagare. Sono 29 gli Enti Soci che hanno sottoscritto il contratto per un totale di quasi 2M€ (oneri compresi) sui 3 anni.
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