A Novi, nel Residence Care "R. Rossi" gestito dalla ASP Terre d’Argine, che ospita in appartamenti autonomi 14 residenti anziani autosufficienti, perlopiù donne, su sollecitazione dell'Unione Terre d’Argine e del Comune Lepida ha organizzato una sperimentazione in ambito Internet of Things (IoT), volta a testare soluzioni che coniugano domiciliarità e sicurezza per le persone fragili.
Negli appartamenti sono stati posti sensori di movimento in grado di rilevare il passaggio e il tempo di permanenza di una persona all’interno di una stanza e un sensore ambientale per il monitoraggio della temperatura, dell’umidità e del livello di illuminazione: la rilevazione di questi parametri ha la finalità di monitorare costantemente le condizioni di benessere degli ospiti e segnalare eventuali anomalie o criticità. Tutti i dati raccolti dai sensori vengono poi trasmessi alla piattaforma SensorNet attraverso la rete regionale IoT di Lepida, che consente la geolocalizzazione senza l’uso di un sistema GPS, operando a basso consumo e a lungo raggio con dati crittografati. Le informazioni sono quindi elaborate da un’applicazione per PC e smartphone, sviluppata da AIAS Bologna Onlus - partner del progetto - e customizzata in collaborazione con Lepida. La dashboard presenta i dati agli operatori in maniera immediata e intuitiva (smiley colorati che evidenziano i diversi stati: verde - tutto bene, giallo - attenzione, rosso - potenziale criticità) permettendo loro di rilevare immediatamente situazioni che necessitino di intervento. È importante notare che le diverse fasi dello sviluppo della dashboard hanno coinvolto da subito gli operatori, includendo loro considerazioni ed esigenze. Il monitoraggio continuo di questi semplici parametri consente di verificare che gli ospiti conducano una vita regolare, muovendosi di giorno e riposando di notte, in un ambiente confortevole, correttamente illuminato e condizionato, nelle diverse ore della giornata. Eventuali rilevazioni di mancanza di movimento durante il giorno o viceversa, di frequenti movimenti o di prolungati livelli di luce durante le ore notturne, possono essere condizioni anomale e come tali vengono segnalate agli operatori che ne valutano l’importanza e decidono l’eventuale intervento. Oltre all’analisi dei dati giornalieri, che supportano gli operatori nell'organizzazione degli interventi quotidiani, la valutazione nel medio e lungo termine e il confronto dei dati raccolti su un determinato periodo possono far emergere variazioni nei comportamenti che richiedono un intervento specifico, prima di diventare critici.
Progetto e risultati sono stati presentati ai due Assessori regionali di riferimento, con un'accoglienza molto positiva. Esperienze di questo tipo andranno ripetute ed estese perché la domiciliarità è alla base dell'idea di assistenza della nostra regione: sia nel sociale che nella sanità, sensori e servizi di monitoraggio sono tra gli ambiti di sviluppo primari della nuova Agenda Digitale, "Data Valley Bene Comune".