Il Consiglio europeo ha dato il via libera definitivo alla normativa per l’intelligenza artificiale (AI Act) che entrerà in vigore tra due anni e ha adottato il regolamento su un’Europa interoperabile.
Si tratta della prima legge mondiale su questa materia che stabilisce una serie di obblighi ai fornitori e sviluppatori di sistemi AI in base ai diversi livelli di rischio identificati.
Una sfida tecnologica che riguarda tutti: imprese, cittadini e anche le PA, dove il ricorso ad algoritmi intelligenti, conoscibili, comprensibili, giustificabili e trasparenti, e l’incorporazione di interessi privati nella decisione pubblica, possono rivelarsi una potente leva di innovazione, in grado di ripensare l’organizzazione del lavoro, la gestione e l’erogazione dei servizi.
In un panorama attuale di frammentazione normativa, mancanza di modelli di benchmarking e interdisciplinarietà, la compliance normativa dei modelli di rischio e delle linee guida ora dettate dovrà essere supportata rispetto alla vigente disciplina sulla responsabilità amministrativa, sui principi di imparzialità e buon andamento, di trasparenza e partecipazione, sul diritto di accesso rispetto al procedimento amministrativo e alla decisione, sulla ragionevolezza umana alla base del processo amministrativo, sui contratti e prezzi degli appalti, sul copyright, sul GDPR.
Lepida si innesta in questo contesto quale strumento al servizio degli Enti in grado di stare al passo con i tempi, per contribuire da un punto di vista tecnologico e infrastrutturale a mettere a disposizione strumenti per migliorare la gestione della spesa e la qualità della vita sulla base dell’accesso ai dati che conosciamo.
L’obiettivo è quello di aumentare l’efficienza operativa e la soddisfazione degli utenti con servizi sempre più personalizzati e interattivi mantenendo forte attenzione al fatto che tutti i sistemi utilizzati rimangano equi mediante l’adozione di un approccio equilibrato che consideri le implicazioni etiche e sociali e garantisca, di conseguenza, le adeguate strategie di tutela e salvaguardia dei diritti di tutti i soggetti coinvolti, oltre alla ambiziosa conoscibilità del procedimento matematico algoritmico alla base delle scelte per non creare asimmetrie di diritti o discriminazioni.