Programma Digital Europe, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e ora anche il Fondo di Coesione Sociale finanziano l’innovazione tecnologica nella regione Emilia-Romagna.
L’amministrazione regionale e quelle degli Enti territoriali sono particolarmente attente ad individuare tutte le opportunità per dare sviluppo al potenziale innovativo delle nuove tecnologie digitali e delle tecnologie emergenti (blockchain, intelligenza artificiale, internet delle cose), come nel caso del progetto della Casa delle Tecnologie Emergenti di Bologna, finanziato dal MiMIt alla luce del bando previsto dal Decreto del 12 agosto 2022.
La selezione del progetto il cui capofila è il Comune di Bologna è rilevante anche dal punto di vista dell’ottimo punteggio raccolto dal consorzio (primo classificato), a cui partecipano anche Comune di Ravenna, Città Metropolitana di Bologna, ART-ER, insieme ad aziende insediate in questi territori.
Il progetto materializza il concetto di hub e di luoghi, competenze, capacità, reti e asset per operazioni di supporto e testing, realizzando un’infrastruttura tecnologica multiservizio diffusa sul territorio che si prepara al 5G e 6G e ne dispiega la tecnologia.
Lepida agirà come in house degli Enti pubblici, per supportare il consorzio con la disponibilità della rete e delle esperienze maturate nell’IoT narrowband diffusa e dell’AI.
Nel solco della visione regionale della Pubblica Amministrazione che guida la trasformazione digitale, la Casa delle Tecnologie Emergenti di Bologna sosterrà le imprese locali, aiutandole a cogliere le opportunità che si presentano con l’innovazione tecnologica e aumentando la competitività del territorio.
Si tratta di un’importante iniziativa che promuove la collaborazione tra i soggetti interessati, rendendo più semplice lo scambio di informazioni e l’accesso alle nuove tecnologie, coerente con la strategia della costituzione della Rete per la transizione digitale delle imprese dell’Emilia-Romagna e del progetto ER2Digit, che vede la collaborazione di Lepida e ART-ER.