il 31 marzo 2021 quasi tutta l’Italia era in zona rossa. A pochi giorni dalla Pasqua l’Italia si ritrova in sostanziale lockdown con gran parte delle Regioni in colore rosso con circa 25mila casi di positività al giorno che sarebbero rapidamente scesi a poco più di 10mila a inizio maggio. Il traffico di peering di Lepida raggiungeva un picco di circa 18 Gbps di cui circa 4 da parte delle scuole. Il principale interscambio riguardava il MIX, con punte di circa 6 Gbps, e GARR - con punte di 4,5 Gbps.
E dopo 6 mesi, al 30 settembre 2021, come andava? I dati del COVID-19 rimanevano bassi dopo l’estate - poco più di 3.000 casi di nuova positività al giorno - le scuole erano iniziate in presenza e, con il DPCM del 23 settembre, dal 15 ottobre la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nella PA torna ad essere quella in presenza. Al 30 settembre si era già saliti a 25 Gbps e in pochi giorni si sarebbero raggiunti picchi sino a 40 Gbps con un contributo particolare delle scuole con traffico a partire dal rientro a scuola poco sotto i 10 Gbps e punte superiori ai 15. Anche qui MIX e GARR con circa 18 Gbps cumulati rappresentano le direttrici principali.
E ora - dopo un anno - cosa ci dicono i numeri? Ci dicono che il traffico sfiora i 30 Gbps, che le scuole sono stabilmente sopra i 10 Gbps, che il traffico cumulato su MIX e GARR supera i 20 Gbps. Ma i dati ci dicono anche che il traffico verso VSIX (Padova) è più che raddoppiato così come quello verso Amsterdam (AMS-IX). Se c’era bisogno di una conferma sulla accresciuta centralità delle reti (e dei servizi) digitali a seguito della pandemia da COVID-19, questi dati lo evidenziano chiaramente. Così come certificano che sul traffico di rete non si torna alla situazione pre COVID-19, ma ci si trova di fronte a più che un raddoppio solo nel corso dell’ultimo anno.