In questo periodo dell'anno, in cui il quadro meteorologico e lo stato della vegetazione confermano il rischio di incendi boschivi al livello più basso, è possibile rivisitare con un diverso senso di urgenza l'interessante modello di gestione dell'emergenza boschiva attivato in Regione Emilia-Romagna per la gestione dei fuochi, per concentrare l'attenzione non tanto sugli aspetti operativi - ad esempio, la previsione di specifici momenti in cui il livello di allerta del sistema è innalzato - quanto piuttosto sul modello di coordinamento.
Ambiente è una parola entrata nel lessico costituzionale con la riforma del 2001, inserendolo nelle attribuzioni statali, che operativamente si ramificano fino al livello locale e prevedono la disciplina dell'organizzazione della Protezione Civile per l'attività di spegnimento degli incendi. L'Agenzia regionale ha da tempo reso operativa una visione che vede in campo i professionisti dell'attività di gestione delle situazioni di incendio: i Vigili del Fuoco. Questa particolarità, sostanziata in convenzioni di durata triennale (l’ultima siglata a marzo del 2018), si estende anche al caso della previsione, della prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi. In questo contesto anche l'addestramento delle “sentinelle”, attività compiuta prevalentemente dai volontari della Protezione Civile, è svolto dai Vigili del Fuoco, con l'obiettivo di avere a disposizione soggetti che possono offrire un supporto nelle situazioni gravi, avendo la preparazione necessaria per cooperare in modo appropriato agli interventi in emergenza.
Ed è in questo quadro istituzionale avanzato che si colloca l'opportunità di diffondere ulteriormente strumenti di prevenzione remoti, collegati alla Rete Lepida, di cui si è parlato negli scorsi mesi. Le azioni in corso hanno trovato infatti trovato un riscontro positivo nella prospettiva dell'Agenzia di elaborare un masterplan per la prevenzione degli incendi boschivi, con particolare attenzione agli aspetti tecnologici e funzionali per ottimizzare il bilanciamente delle risorse, ad esempio nelle zone critiche più difficilmente raggiungibili, nelle quali non sono presenti le sentinelle, a maggior qualità boschiva. Prossimi ambiti di collaborazione con Lepida riguardano inoltre strumenti per la diffusione multicanale dei bollettini sugli incendi boschivi e tool di informazione mirata ai cittadini sull'accensione dei fuochi.