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Switch off del digitale terrestre

Immagine - Telecomando

Switch off è un’espressione che evoca nelle nostre menti una variazione di tecnologia fastidiosa, dove un vecchio sistema smette di funzionare per uno nuovo che si affaccia. Nella storia della TV abbiamo avuto alcuni switch off non invasivi, ad esempio quando si è passati dal bianco e nero al colore, intorno al 1977, in cui gli apparecchi in bianco e nero hanno continuato a funzionare ma i nuovi televisori hanno visto apparire il colore. Una perfetta retrocompatibilità, tecnicamente possibile avendo aggiunto al segnale di luminanza un nuovo segnale, la crominanza, ricevibile solo dai televisori a colori e indifferente per quelli in bianco e nero. Un altro momento significativo, questa volta sull'audio, è avvenuto nel 1985, quando da mono si è passati a stereo. Ancora una volta si è trattato di una perfetta retrocompatibilità, perché l'audio mono è diventato un Sinistra+Destra (S+D), che poi trasmesso e combinato con il precedente, nei televisori attrezzati, ha permesso di recuperare le info stereo S+D.

Arriva poi il passaggio al digitale. Qui la situazione divenne complessa perché non era possibile procedere in retrocompatibilità. In Emilia-Romagna si è passati al nuovo sistema nel 2010: si tratta di una module digitale (OFDM) per la trasmissione e della codifica dello stream video (MPEG2). Per abilitare la ricezione di questi segnali il televisore deve essere nativamente digitale oppure è necessario inserire un decoder che, partendo dal segnale radio ricevuto in antenna, demoduli il segnale e poi lo ricostruisca in analogico per consentire il funzionamento degli apparecchi esistenti. Lo Stato italiano mette a disposizione incentivi alla rottamazione dei vecchi televisori e per l'acquisto dei decoder. Il vantaggio principale di questa tecnologia risiede nella qualità dell'immagine e del video, estremamente migliorata, ma anche nel fatto che sulla banda di un vecchio canale televisivo riescono ad essere allocati fino a 8 nuovi canali, con grande aumento del pluralismo e possibilità di modificare la pianificazione delle frequenze.

Proprio in tale direzione si muovono le cose, liberando via via canali della televisione verso i sistemi cellulari. E l'ultima partita è proprio nella liberazione della banda a 700MHz a favore del 5G, con un’ulteriore trasformazione del settore TV che deve cedere alcune delle frequenze storicamente utilizzate. In tal senso e per consentire a molti canali TV di continuare a essere presenti, nel 2022 si effettua un nuovo switch off, che implica nuovi televisori o decoder rispetto a quelli del 2010 ma non rispetto a quelli che sono in vendita già da tempo. Il nuovo sistema ha una maggiore efficienza spettrale e codifica dello stream video HEVC o H.265. Sarà quindi necessario verificare se il proprio televisore è già idoneo alla ricezione di questo stream, altrimenti dovrà essere cambiato o acquistato un decoder. Anche in questo caso vi saranno aiuti da parte dello Stato e un’attenta campagna informativa a riguardo.

Data di pubblicazione