Il piano originario di realizzazione di un sistema regionale di datacenter prevedeva quattro siti, in ordine di realizzazione: Ravenna, Parma, Ferrara e ora si aggiunge Modena. Modena ha avuto un percorso diverso in quanto i fondi per realizzarlo sono arrivati dal Governo con il Bando periferie e l'edificio è stato creato appositamente per questo scopo e non adattato da progettazioni o usi precedenti; la Regione ha adottato recentemente a tale proposito la DGR 1055/2020.
Il Datacenter di Modena si chiama "Modena Innovation Hub”, viene interconnesso nativamente alla Rete Lepida e risulta un Datacenter regionale a tutti gli effetti, compatibile con le policy nazionali attuali e future; utilizzabile per il pubblico e in parte per il privato, con compartimentazione di queste due parti e accesso del privato mediante evidenza pubblica, realizza un sistema virtuoso di collaborazione pubblica-privata, già applicata negli altri Datacenter regionali; è capace di offrire ai Soci di Lepida, e quindi a tutti gli Enti locali dell'Emilia-Romagna, tutti i servizi di Datacenter & Cloud previsti e definiti da Lepida. Il Comune concede a Lepida l’utilizzo del primo piano dell’immobile; l’utilizzo della infrastruttura tecnologica di datacenter presente al primo piano dell’immobile sopra identificato, nonché dei sistemi/impianti legati al suo funzionamento; autorizza a realizzare ogni attività necessaria per mantenere e migliorare le attrezzature presenti sotto la sola condizione che tali azioni vengano realizzate conformemente a ogni norma; fornisce mandato a Lepida di agire in nome e per conto del Comune in tutte le azioni necessarie quali soggetto attuatore. La Regione riconosce quello di Modena quale quarto Datacenter regionale; lo promuove alla stregua dei tre Datacenter regionali in tutte le proprie azioni e iniziative; fornisce mandato a Lepida di effettuare tutte le azioni necessarie per completare l'infrastrutturazione, procedendo nelle azioni di interconnessione, qualificazione, certificazione e successivamente di operare come gestore di tale Datacenter regionale.
Lepida garantisce la manutenzione ordinaria del primo piano dell’immobile con i relativi locali tecnici, contenenti sistemi/ impianti necessari al funzionamento dell’infrastruttura; garantisce la manutenzione ordinaria e l’eventuale manutenzione straordinaria dell’infrastruttura; effettua l’interconnessione nativa ridondata alla Rete Lepida; realizza l’interconnessione a tutto l'edificio ove è ospitato e la diffusione di WiFi regionale; procede a inserirlo nel proprio percorso di certificazione ISO 9001, ISO 27001, ISO 27017, ISO 27018; procede a effettuare tutte le azioni necessarie perché possa essere inserito nella qualificazione gruppo A o, qualora disponibile, a qualificazione superiore; seleziona, mediante apposita manifestazione di pubblico interesse, uno o più operatore/i ICT privato/i, mettendo a disposizione una porzione dell’infrastruttura; sviluppa un modello economico che consenta la gestione qui riportata a carico di Lepida e lo sviluppo verso soluzioni future; riconosce al Comune l'eventuale parte di emolumenti provenienti dall'ammortamento da operatore/i ICT privato/i; si avvarrà della collaborazione di Democenter per raccogliere eventuali esigenze del sistema produttivo locale.