È pienamente operativo il Punto di accesso per i servizi di giustizia digitale realizzato da Lepida su mandato del Comitato di coordinamento della convenzione JUSTICE-ER Fase 2 tra Regione Emilia-Romagna, Città metropolitana e Comune di Bologna. Si tratta di un altro importante passo per avvicinare Dominio giustizia e pubblica amministrazione locale rafforzando le azioni in corso: dall’esperienza del Patto per la Giustizia del Comune di Bologna al progetto - frutto di un accordo istituzionale tra Regione e Ministero - per l’avvio e lo sviluppo degli Uffici di prossimità per l’accesso a servizi di giustizia digitale, fino alla sperimentazione di servizi evoluti come il TSO telematico.
A seguito dell’esito positivo dell’ispezione tecnica svolta dal Ministero di Giustizia a fine giugno sulla base di una dettagliata check-list di test, il Punto di accesso di Lepida, il cui hardware e software sono collocati presso il Datacenter di Ferrara, è stato iscritto nell’elenco ufficiale dei Punti di accesso. Ma cos’è in sintesi un Punto di accesso (PDA)? È la struttura tecnologica-organizzativa che fornisce ai soggetti abilitati esterni, tra cui i dipendenti di amministrazioni statali, regionali, metropolitane, provinciali e comunali, e al Dominio giustizia i servizi di connessione al portale dei servizi telematici (PST) secondo i principi e le regole tecniche del processo civile telematico. I servizi a disposizione riguardano la consultazione dei dati dei procedimenti dell’area Civile, la visualizzazione delle comunicazioni e delle notifiche di Cancelleria, la consultazione della giurisprudenza, l’accesso ai dati del ReGIndE (Registro Generale degli Indirizzi Elettronici) e il download di software client per inoltrare gli atti e controllarne gli esiti. Il PDA è tenuto a fornire un'elevata qualità dei servizi, dei processi informatici e dei relativi prodotti, idonea a garantire la sicurezza del sistema e adeguati servizi di formazione e assistenza ai propri utenti con particolare attenzione ai profili tecnici.