Il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) diventa finalmente la dorsale digitale nel processo di cura: con il Decreto Rilancio, all’art.11, sono state introdotte importanti modifiche nell’impostazione normativa, grazie alle quali il FSE, definito già dal vigente Piano triennale di AGID come “piattaforma abilitante” per il Paese, può davvero operare uno scatto strategico nel sistema di digital health nazionale.
Si prevede che il FSE sia alimentato con i dati degli eventi clinici presenti e trascorsi in maniera continuativa e tempestiva, dai soggetti e dagli esercenti le professioni sanitarie che prendono in cura l'assistito sia nell'ambito del Servizio Sanitario Nazionale e dei servizi socio-sanitari regionali sia al di fuori degli stessi, oltre che su iniziativa dell’assistito, con i dati caricati dal cittadino stesso. La definizione di FSE viene quindi estesa a tutti i documenti digitali sanitari e sociosanitari, riferiti a prestazioni sia a carico del SSN sia extra SSN. Oltre alla connessione tra sistema pubblico e privato, la seconda, e principale, novità consiste nell’abolizione del consenso all’alimentazione: ciò significa che in ogni regione/ PA viene realizzata l’infrastruttura in grado di rendere attivi tutti i FSE degli assistiti, fermo restando che l’accesso al FSE da parte dei soggetti autorizzati è consentito solo a fronte di esplicita manifestazione del consenso alla consultazione espressa dall’assistito. L’accelerazione nell’alimentazione del FSE riguarda anche l’introduzione dei dati già disponibili per la donazione di organi, le vaccinazioni e le prenotazioni. Il Decreto prevede inoltre una serie di misure per il rafforzamento della Infrastruttura Nazionale di Interoperabilità (INI) per la gestione dell’indice del FSE a livello nazionale, al fine di garantire la “portabilità” del Fascicolo nei casi di mobilità dei cittadini tra diverse regioni, con una possibilità di accesso online che sarà garantita anche attraverso il Portale Nazionale FSE.
Quale sarà l’impatto di queste nuove misure per il contesto del SSR della Regione Emilia-Romagna? Gli investimenti sull’infrastruttura tecnologica e organizzativa della Rete SOLE/FSE, effettuata con costanza dalla Regione negli anni, consentirà un adeguamento alle novità del DL in tempi rapidi. Già oggi è possibile avere, per tutti gli assistiti, il FSE alimentato in modo continuativo con i dati clinici a partire dal 2008, oltre che con documenti relativi a vaccinazioni e prenotazioni, sottoinsieme previsto dal Decreto. Il professionista che prende in carico l’assistito, in presenza del consenso alla consultazione del FSE da parte del personale sanitario, potrà quindi accedere alla storia clinica degli ultimi dodici anni, con evidenti vantaggi in termini di continuità del percorso di cura e appropriatezza, dematerializzazione e semplificazione della comunicazione basata su documenti clinici. Elemento che si è dimostrato cruciale durante l’emergenza COVID-19, e che entrerà a breve come componente strutturale nel Sistema Sanitario Regionale.