A partire dal 1 marzo entrano in vigore alcune modifiche relative alle modalità prescrittive di visite ed esami diagnostici e di laboratorio, in adeguamento al Piano Regionale Governo Liste d’attesa (DGR 603/2019). Il medico prescrittore deve indicare obbligatoriamente su tutte le ricette, oltre alle informazioni anagrafiche del cittadino, alle prestazioni e al quesito diagnostico, il tipo di accesso e le classi di priorità. Il tipo di accesso indica se la prescrizione/prestazione si riferisce a un primo accesso o a un accesso successivo. Il primo accesso è riferito a una visita o un esame nei casi in cui si necessita di primo inquadramento diagnostico; è il primo contatto del paziente con il servizio sanitario relativamente al problema di salute posto. L’accesso successivo è invece riferito a una visita o prestazione di controllo, di follow up o a prestazioni prescritte ed erogate dallo specialista nei casi di presa in carico assistenziale.
Ogni prescrizione di primo accesso deve indicare la classe di priorità. A seconda della classe di priorità (U, B, D, P) sono definiti i tempi d’attesa standard per l’erogazione della prestazione: U (Urgente) da eseguire nel più breve tempo possibile e, comunque, entro 72 ore; B (Breve) da eseguire entro 10 gg; D (Differibile) da eseguire entro 30 gg per le visite o 60 gg per gli accertamenti diagnostici; P (Programmata) da eseguire entro 120 gg. A livello nazionale sono definite le prestazioni ambulatoriali di primo accesso oggetto di monitoraggio per le classi di priorità B e D; a partire da quest’anno entrano nel monitoraggio anche le prestazioni con priorità P. Sono invece escluse dal monitoraggio dei tempi di attesa le prestazioni con classe di priorità U, quelle di controllo, di screening, quelle erogate nei consultori e in contesti assistenziali diversi dal livello di assistenza ambulatoriale e non rilevate nel flusso informativo della specialistica ambulatoriale. Al fine di semplificare
l’operatività e garantire gli standard di accesso è stato inoltre introdotto un periodo di tempo massimo entro cui la
ricetta deve essere prenotata: le prescrizioni con classi di priorità U e B sono valide ai fini prenotativi fino al massimo
7 giorni di calendario a partire dalla data di prescrizione, mentre le prescrizioni con classi di priorità D e P sono valide
fino a 6 mesi. Analogamente a quanto già accade per le prescrizioni farmaceutiche, tali scadenze sono riportate sul
promemoria della ricetta dematerializzata. Le prescrizioni con tipo di accesso successivo al primo possono essere considerate valide anche dopo 6 mesi dalla prescrizione,in relazione alle indicazioni fornite dal medico prescrittore.
Tutti i sistemi applicativi di prescrizione, prenotazione, accettazione e gestione della prescrizione dematerializzata sono stati adeguati per rendere operative le nuove regole, oltre ai cruscotti di monitoraggio sui tempi d’attesa ad uso delle aziende sanitarie e dei cittadini. Le prestazioni di primo accesso sono prenotabili online, mentre quelle ad accesso successivo possono essere solo disdette e visualizzate per la stampa del promemoria, mentre la prenotazione e il cambio appuntamento vengono propriamente gestiti direttamente presso le strutture sanitarie eroganti.