Dal 1° luglio 2019 i buoni celiachia diventano elettronici: Regione Emilia-Romagna ha attivato il progetto di dematerializzazione del buono cartaceo per la celiachia, che sarà sostituito dalla tessera sanitaria e da un codice PIN. I cittadini con celiachia hanno ricevuto, a partire dal 1° giugno, il PIN celiachia sul proprio Fascicolo Sanitario Elettronico, ove è stata creata un’apposita sezione “Celiachia” nel “Profilo”. Per coloro che non hanno ancora attivato il FSE, il codice è stato comunicato con altra modalità dall’Azienda sanitaria di assistenza.
Per i celiaci fare la spesa di prodotti gluten free inclusi nell’apposito registro nazionale sarà ancora più semplice e comodo: recandosi presso qualsiasi negozio convenzionato della regione - grande e piccola distribuzione, farmacie e parafarmacie - basterà portare con sé la tessera sanitaria e il PIN celiachia. Il valore mensile (dai 56 ai 124€, a seconda del genere e dell’età) può essere utilizzato in una o più soluzioni d’acquisto, superando il vincolo del mancato resto del buono cartaceo. Sullo scontrino rilasciato viene sempre indicato il credito residuo del mese (che per legge non è cumulabile e, laddove presente, viene automaticamente annullato il primo giorno del mese successivo). Con il FSE è inoltre possibile visualizzare sia il credito disponibile aggiornato all’ultima transazione effettuata sia lo storico delle spese effettuate, oltre che visualizzare il PIN ed eventualmente rigenerarne uno nuovo.
Per attuare questo ulteriore tassello nel percorso di demateriailzzazione, Lepida ha realizzato la piattaforma ARGeB (Archivio Regionale Gestione elettronica Buoni), che integra i diversi sistemi di cassa degli esercenti e consente il colloquio informatico tra i diversi attori coinvolti. Il back end della piattaforma gestisce l’anagrafe dei punti vendita convenzionati presso i quali il buono elettronico è spendibile, l’anagrafe degli assistiti che hanno diritto ai buoni celiachia in tutte le aziende sanitarie regionali e il flusso di rendicontazione dai negozi verso le Aziende sanitarie, consentendo a queste un monitoraggio puntuale dei dati di spesa, oltre ai minori costi sostenuti per l’invio dei buoni cartacei