Informazioni precise e puntuali sui tempi di attesa per visite ed esami medici, disponibili online per tutti i cittadini: è uno dei punti previsti dal Ministero della Salute nel Piano Nazionale per la Gestione delle Liste d'Attesa, che nella versione 2010-2012 richiedeva a Regioni e Aziende sanitarie una rendicontazione relativa a oltre 40 prestazioni ambulatoriali inserite nel piano in quanto maggiormente critiche dal punto di vista dei tempi di erogazione.
Pochi mesi dopo la pubblicazione da parte del Ministero del nuovo Piano 2019-2021, la versione di maggio 2019 del rapporto dell’Osservatorio GIMBE mostra come per gran parte delle Regioni il recepimento del precedente Piano sia tutt’altro che soddisfacente, e la presentazione delle informazioni sia ancora lontana da standard ottimali e assai variabile quanto a completezza. In particolare, secondo l’Osservatorio sono ad oggi 9 le Regioni (Provincia autonoma di Bolzano, Basilicata, Emilia-Romagna, Friuli - Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Toscana, Valle d'Aosta) che dispongono di portali interattivi con una notevole eterogeneità di struttura e funzioni. Troviamo poi 8 Regioni che forniscono informazioni in forma di archivio storico con dati, range temporali e frequenza di aggiornamento estremamente variabili, 3 Regioni che rimandano ai siti web delle Aziende sanitarie senza effettuare alcuna aggregazione dei dati, e infine una Regione che non fornisce alcuna informazione sui tempi di attesa. Quanto alle Aziende sanitarie, l'83% di queste effettua una rendicontazione pubblica sui tempi di attesa sul proprio sito o rimandando a quello della Regione, anche se nella maggioranza dei casi le informazioni disponibili sono frammentate ed eterogenee rispetto alla potenziale utilità per gli utenti.
Approfondendo i contenuti del rapporto, è possibile rilevare l’eccellente valutazione attribuita allo strumento predisposto dalla Regione Emilia-Romagna e sviluppato da Lepida: il sito “Tempi di attesa Emilia-Romagna (TdaER)" - disegnato in una visione di accountability, e unico tra quelli delle 9 Regioni più avanzate a riportare in fase di valutazione un numero di punti di forza che supera quello dei potenziali punti di debolezza - realizza infatti un sistema di rilevazione che monitora settimanalmente 42 visite ed esami diagnostici, attraverso la registrazione di tutti gli appuntamenti assegnati ai pazienti al momento della prenotazione di prime visite e accertamenti strumentali. Per ciascuna Azienda sanitaria e per ciascuna prestazione monitorata viene indicata la percentuale di prestazioni erogate con tempo di attesa inferiore agli standard regionali, fissati in 30 giorni per le visite e 60 giorni per la diagnostica. All’interno dei cruscotti presentati dalle diverse pagine del sito - consultabili per prestazione, azienda sanitaria, periodo temporale - il colore verde indica che le prestazioni erogate entro lo standard sono uguali o maggiori al 90% del totale, mentre i colori giallo e rosso indicano rispettivamente livelli corrispondenti alle fasce “60-89%” e “minore del 60%”