I listini di Lepida sono predisposti con due obiettivi: coprire i costi industriali ed essere competitivi. I costi industriali vengono rivisti ad ogni edizione dei listini in quanto Lepida effettua un continuo processo di miglioramento dei processi produttivi che mira alla riduzione dei relativi costi. La competitività, altresì, non è costruita quale meccanismo alternativo al mercato, in quanto il Socio, nel deliberare l’assegnazione in house, valuta l’aspetto strategico prima ancora che quello economico, ma è comunque tenuto ad effettuare l’analisi di congruità ai sensi dell’art. 192, comma 2 del D.LGS n. 50/2016 e s.m.i.. In tal senso il listino è sicuramente congruo qualora un confronto con il mercato mostri valori economici più bassi, benché la norma preveda anche l’analisi rispetto ad obiettivi di universalità e socialità, di efficienza e di qualità del servizio, nonché di ottimale impiego delle risorse pubbliche.
I listini sono poi approvati dal Comitato Permanente di Indirizzo e Coordinamento, quale organo di controllo analogo. Nel Comitato vengono sempre portate voci di listino che rispettano questi due obiettivi al momento dell’approvazione che quindi soddisfano il requisito di congruità. Pertanto, l’approvazione in Comitato è espressione di un listino congruo, ferma restando la possibilità per ogni Socio di richiedere a Lepida gli elementi di confronto di mercato considerati e ferma restando la necessità di rivisitazione annuale dei listini per verificare eventuali variazioni avvenute nel mercato con particolare riferimento ai risultati delle gare effettuate dalle centrali di committenza-soggetti aggregatori. In caso di assenza di elementi di riferimento con servizi analoghi, Lepida provvede a identificare il costo di riferimento sulla base dei risultati di procedure che costituiscono le singole componenti del servizio oltre alle componenti interne, il cui costo di personale è anch’esso sempre confrontato con valori di mercato. Se il costo del servizio si discosta in modo significativo dai valori di mercato, anche a seguito di iniziative volte al miglioramento dei processi di produzione, tali servizi, così come i relativi costi a listino, verranno cessati, previa valutazione degli impatti organizzativi e in ogni caso dell'assenza di ogni ulteriore beneficio legato alla gestione in house.
Nella sessione del Comitato del 28 febbraio 2019 sono stati aggiunte molte nuove voci al listino di Lepida. Queste voci derivano principalmente dalle azioni che si effettuano per la Sanità e che storicamente erano effettuate da CUP 2000, dove è stato messo a punto un approccio legato alle singole azioni o prestazioni, a differenza del passato, ove guidava il costo uomo orario o giornaliero. Sono state inoltre aggiunte alcune funzioni di datacenter relative alla gestione applicativa, ampiamente richiesta da vari Soci e ora possibile grazie al personale ex CUP 2000. Sono infine stati esplicitati i costi giornalieri per varie figure professionali e il costo orario per funzioni temporanee per la Sanità, da utilizzarsi solo nel caso in cui i listini non contemplino servizi espliciti capaci di soddisfare le richieste dei Soci. Lo stesso Comitato ha infine evidenziato che i servizi di datacenter ad oggi offerti non sono tecnicamente e amministrativamente di tipo cloud, per cui rispetto al marketplace dei Cloud Service Provider i Soci di Lepida possono continuare ad acquisire servizi di datacenter presenti nel listino, senza vincoli alcuni. È stato inoltre dato l’indirizzo a Lepida di procedere con la qualificazione a Cloud Service Provider portando al Comitato servizi e listini correlati a tale qualificazione quando sarà effettiva.