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Il decalogo Big Data 2.0 e i prossimi passi operativi

Cubo

La versione 1.0 del Decalogo Big Data condiviso è stata prodotta a valle dell’incontro organizzato da Lepida lo scorso 22 maggio. I Soci di Lepida hanno iniziato a valutare il valore espresso dal Decalogo 1.0 e delle sue potenzialità, inviando a Lepida suggerimenti di modifiche o integrazioni: tra di essi, il Comune di Bologna ha portato avanti un importante progetto sul Cruscotto Welfare. Parallelamente l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), il Garante per la protezione dei dati personali (Garante Privacy) e l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM), hanno pubblicato le linee guida di cooperazione e le raccomandazioni di policy sullo sviluppo dell’economia digitale e il fenomeno dei Big Data.

Per questo motivo, nell’ambito del Festival After Futuri Digitali svoltosi a Bologna, nell’evento “Big Data e i futuri digitali” del 25 ottobre, Lepida ha presentato l’infrastruttura realizzata e la versione 2.0 del Decalogo, disponibile al link http://zZoBqc5D.chaos.cc; essa precisa, integra e puntualizza gli aspetti emersi nel corso degli ultimi mesi. I punti del decalogo discussi ed elaborati, oltre a costituire una solida base di confronto e discussione sul significato che concretamente ha per un’organizzazione il potersi dotare di un’infrastruttura Big Data, ha fornito a Lepida una roadmap per la realizzazione della piattaforma che, dopo 10 mesi di lavoro, è già in grado di fornire indicatori (analytics) che rispondono a domande semplici, ma di interesse per le amministrazioni alle quali - con altri mezzi - sarebbe difficile dare risposte. Ora occorre proseguire sulla strada indicata, da un lato consolidando l’asset tecnologico, dall’altro aggregando competenze e necessità per identificare quale elemento, della complessa catena di piattaforme e processi che costituiscono l’ambito Big Data, sia più opportuno affrontare prioritariamente.

Lato ingestion, prosegue lo sviluppo e sono stati realizzati i primi moduli per l’acquisizione nel data lake dei dati dei sensori censiti sulla piattaforma SensorNet, per l’esposizione in dashboard real time aggregate geograficamente e caratterizzate per tipo di sensore, dato acquisito, ambito di monitoraggio. Con la crescente disponibilità di dati all’interno della piattaforma, assumono sempre maggiore rilevanza i punti del decalogo relativi alle competenze e alla realizzazione di una Community per la definizione e realizzazione di modelli e algoritmi “open” a disposizione della PA. Il tema è complesso e va affrontato secondo metodologie condivise, ma non v’è dubbio che se la piattaforma Big Data è una pre-condizione abilitante, per altro non scontata, la sfida si gioca sulla capacità di progettarvi e realizzarvi intelligenza e informazione. Ci sono tutti gli ingredienti, la piattaforma, i dati e le comunità tematiche, per creare una “Comunità Big Data” che progetti, realizzi, a beneficio di tutti.

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