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icona Welfare Digitale IoT per il Sociale

L'integrazione della dimensione digitale in ambito sociale ha trovato nell’IoT un primo terreno fertile, da cui partire per definire e sviluppare un modello territoriale di trasformazione digitale dedicato al Welfare, attraverso la realizzazione di servizi dedicati alle fasce più fragili della popolazione e alla qualità del loro vivere.
Il progetto IoT per il Sociale prende le mosse dalla consapevolezza dell’aumento esponenziale della cittadinanza anziana, soprattutto in prospettiva, in parallelo all’aumento di anziani che vivono da soli, stanti le modificazioni della demografia regionale negli ultimi decenni. Inoltre, la pandemia ha evidenziato molti stati di disagio/solitudine che non risultano evidenti senza una relazione approfondita e costante.

Il progetto e i servizi che lo compongono si basano su una infrastruttura già capillarmente presente nel nostro territorio, la Rete IOT per la PA realizzata da Lepida per conto della Regione Emilia-Romagna, e su SensorNet, la piattaforma che raccoglie e integra i dati derivati dalla sensoristica diffusa sul territorio regionale, sfruttando ogni rete disponibile per la raccolta e fornendo dati ai Soci mediante profilazione specifica.
Nel caso dell’IoT per il Sociale, la sensoristica viene attivata negli ambienti di vita, appartamenti protetti o condomini privati, dando modo alle strutture del sociale e ai caregiver di rilevare condizioni critiche con possibilità di intervenire tempestivamente.

La prima esperienza è stata sviluppata presso il Care Residence di Novi, 14 appartamenti dedicati ad anziani autosufficienti, il cui benessere è monitorato dal personale dell’ASP attraverso i dati di sensori che misurano la qualità dell’ambiente e i movimenti. I dati vengono tradotti in segnali di “stato regolare” (semaforo verde), “lieve scostamento” (semaforo giallo) “criticità” (semaforo rosso) e vengono pubblicati su una dashboard a disposizione degli operatori o della rete di monitoraggio - realizzata specificatamente - e consultabile da dispositivi anche mobili.
In seguito all’esito positivo di questa sperimentazione, altri Enti si sono proposti per attuare iniziative simili, anche utilizzando sensori diversi, come ad esempio quelli per la misurazione della CO2, o ancora per il consumo dell’acqua e per l'apertura della porta di ingresso.
Una richiesta di intervento è venuta anche dal mondo delle ACER, in particolare Ferrara e Bologna: si tratterà di monitorare anziani soli in appartamenti gestiti da ACER, creando una rete sociale a supporto. Oltre alla sensoristica per il monitoraggio della qualità della vita, le ACER sono anche interessate a sperimentare l’utilizzo del digitale per mantenere i loro ospiti in relazione con il mondo esterno, familiari, amici o associazioni di supporto. Una tecnologia che verrà prossimamente testata è quella legata agli assistenti vocali.

Per strutturare il dispiegamento della iniziativa su tutto il territorio regionale è stato redatto un Protocollo di Intesa che Lepida siglerà con i Comuni interessati, definendo compiti specifici e una Cabina di Regia che seguirà la realizzazione del progetto e il raggiungimento degli obiettivi.
È stato predisposto un kit formativo rivolto agli operatori che dovranno utilizzare strumenti e reportistica di cui si condivide una sintetica presentazione.
Inoltre, Lepida sta sperimentando tecnologie diverse per individuare strumenti di monitoraggio, a partire da dispositivi wearable, adatti a varie tipologie di utenti.


Ulteriori informazioni all’indirizzo Iotperilsociale@lepida.it